Assenza alla visita fiscale domiciliare: è sufficiente la giustificazione al datore di lavoro?

Il quesito riguarda un caso di assenza alla visita fiscale.
Il dipendente Ata in malattia non risponde al medico in visita fiscale domiciliare, in quanto sostiene di non aver sentito il suono del campanello perché addormentato. Il medico lascia nella cassetta della posta invito a presentarsi presso l'ufficio Inps per visita ambulatoriale. La sera stessa il dipendente, all'indomani della prevista ripresa del lavoro, chiama la guardia medica che accerta la persistenza della malattia e prolunga la prognosi di altri due giorni. Il dipendente telefona all'ufficio Inps per avvertire che non poteva presentarsi per la visita ambulatoriale in quanto ancora in malattia. L'ufficio Inps avrebbe risposto - riferisce il dipendente - che sarebbe stato sufficiente rivolgersi direttamente al datore di lavoro per giustificare l'assenza alla visita fiscale domiciliare.
Il sottoscritto ha contattato telefonicamente Inps e gli è stata confermata la tesi del dipendente: per un dipendente pubblico, in caso di assenza alla visita fiscale domiciliare, sarebbe sufficiente la giustificazione del datore di lavoro e non sarebbe prevista la visita ambulatoriale presso Inps. Tuttavia, non ho trovato riscontro a ciò nella normativa a mia conoscenza (Decreto Funzione Pubblica n. 2016 del 17 ottobre 2017, art. 7).
Pertanto chiedo un parere documentato su come agire.