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Dimensionamento: è possibile utilizzare, in via temporanea, docenti di una scuola per prestare "ore eccedenti" in un'istituzione scolastica diversa da quella di titolarità?
La nostra scuola dal 01.09.2022 è stata oggetto di dimensionamento insieme ad altre istituzioni cittadine. La riorganizzazione ha portato alla nascita di nuovi soggetti giuridici.
Per quanto riguarda il nostro istituto sono stati ceduti due plessi di scuola secondaria di I grado ad altrettante scuole. Gli alunni delle sole classi terze di tali plessi erano iscritti all'indirizzo musicale e svolgevano le lezioni pomeridiane nella sede che ospita anche gli uffici amministrativi.
Si pone ora il problema di garantire, a questi studenti di terza "transitati" nelle nuove istituzioni scolastiche la conclusione del percorso di indirizzo musicale, dal momento che gli istituti nei quali risultano attualmente iscritti (e che hanno "assorbito" i plessi che li ospitano) all'interno dei loro indirizzi musicali non hanno gli strumenti che fino ad oggi studiavano questi alunni.
Per garantire la continuità abbiamo pensato alla collaborazione plurima prevista dall'art. 35 del CCNL 2007, previo accordo di rete. In pratica i docenti del musicale che hanno seguito negli ultimi due anni questi alunni, benché ormai iscritti ad altre scuole, li seguirebbero nel percorso didattico dell'ultimo anno.
Nello specifico si chiede se tali docenti in collaborazione plurima possano essere considerati a pieno titolo membri del consiglio di classe di un'altra istituzione dal momento che l'iscrizione all'indirizzo musicale prevede un voto sul documento di valutazione e una prova in ambito di esame di Stato.
Inoltre sembrerebbe la collaborazione si "affianca" all'attività di insegnamento nella istituzione di titolarità e non la affianchi. Possiamo quindi far rientrare questa docenza nelle ore di lavoro previste da contratto?
Quale potrebbe quindi essere la forma giuridica più corretta per consentire la continuità didattica a questi alunni? Grazie
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