Casi & Pareri

Domanda

Spett.le Italia Scuola,
tra le materie di contrattazione a livello di istituzione scolastica, ai sensi dell’art. 30, comma 4, lettera c), del CCNL 19/21, vi sono:
- i criteri per l’attribuzione e la determinazione di compensi accessori, ai sensi dell’art.45/1 del D.lgs. n. 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative ai PCTO e di tutte le risorse relative ai progetti nazionali e comunitari eventualmente destinate alla remunerazione del personale.
Nella mia Scuola tre organizzazioni sindacali su quattro hanno avanzato già lo scorso anno scolastico (in cui ho proceduto all’atto unilaterale) la proposta di introdurre, in sede di contrattazione integrativa, una cosiddetta “clausola etica” volta a stabilire un limite massimo cumulativo ai compensi percepibili dal personale a valere sul MOF e sulle ulteriori risorse extra-MOF (quali fondi del Piano Nazionale, finanziamenti comunali destinati a progetti di rete e altri progetti soggetti a specifici avvisi pubblici), individuato in € 3.000,00 annui.
La proposta prevede che, qualora l’ammontare complessivo dei compensi attribuiti a un dipendente superi la soglia indicata — non essendo possibile procedere alla riduzione dei compensi derivanti da fondi vincolati e assegnati mediante procedure selettive pubbliche— l’eccedenza venga compensata mediante una riduzione dei compensi riconosciuti a valere sul FIS, al fine di ricondurre l’importo complessivo entro il limite prestabilito.
Si può ritenere “legittima” questa clausola etica?
Per raccogliere il parere dei lavoratori sono state indette nella stessa giornata e fascia oraria due assemblee sindacali distinte:
- Assemblea 1 (tre sigle proponenti la clausola etica) - voto per alzata di mano
- Assemblea 2 (quarta sigla) - voto con Google Moduli
E’ possibile chiedere e ricevere una documentazione minima che comprovi l'esito delle votazioni di ciascuna assemblea per il corretto esercizio della contrattazione integrativa?