Casi & Pareri

Domanda

Dal monitoraggio delle assenze si rileva che un'alunna della classe III di secondaria di primo grado ha raggiunto un numero complessivo di 24 giorni di assenza in circa due mesi di lezione. Le 5 assenze più recenti (dal xx al xx novembre) sono state continuative e dovute alla partecipazione ai Campionati Italiani di Pugilato, come da certificazione sportiva agli atti.

Attraverso molteplici interlocuzioni con la famiglia, l'istituzione scolastica ha segnalato l'impossibilità di giustificare le numerose assenze dell'alunna affinché non incidessero sulla validità dell'anno scolastico e sul discorso ancor più serio della dispersione scolastica, segnalando che nel regolamento delle assenze approvato dal collegio non sono previste deroghe per questo tipo di assenze e che il c.d. decreto Caivano e il protocollo contro la dispersione scolastica della Regione Campania impone obblighi e scadenze assai precisi per la segnalazione dei fenomeni di dispersione.

Inoltre, con nota circolare del 14/10/2025, si ribadiva l'impossibilità di accettare giustificazioni delegate a terzi (società sportiva) e si richiamava l'attenzione sul computo delle assenze ai fini della validità dell'anno scolastico e del monitoraggio della dispersione.

Ciononostante, la famiglia si è mostrata completamente disinteressata alla posizione della scuola. In più, ha cominciato a inviare, per raccomandata, giustifiche per le assenze dell'alunna, allegando certificato sportivi rilasciati dall'associazione pugilistica di cui la ragazza fa parte.

In data xx/11/2025, la famiglia ha inoltre consegnato brevi manu al protocollo il certificato della Federazione CONI per l'evento sportivo che ha determinato le ultime 5 assenze e la richiesta formale di adesione al Progetto Didattico Sperimentale Studente-Atleta di alto livello (D.M. n. 43 del 3 marzo 2023).

Orbene, atteso che, per quanto consta a questa scuola, il D.M. 43/2023 si applicherebbe solo alla secondaria di secondo grado, che questo collegio docenti non ha previsto deroghe per la fattispecie di assenze descritte e che la famiglia appare del tutto indifferente alle lamentele della scuola circa l'impatto delle assenze sul percorso scolastico dell'alunna (che a giugno dovrà sostenere esame di Stato) e sulla responsabilità genitoriale per quanto attiene al fenomeno della dispersione scolastica, si chiede se sia corretto:
1. Computare i giorni di assenza dell'alunna al fine della validità dell'anno scolastico, con il rischio reale che la stessa non venga ammessa a sostenere l'esame; 2. procedere alle dovute segnalazioni per dispersione nel quadro normativo e regolamentario vigente.