Casi & Pareri

Domanda

A seguito di una significativa violazione del Regolamento di Istituto e seguendo l'intero iter procedurale garantito dallo "Statuto delle Studentesse e degli Studenti" è stata comminata, ad uno studente, una sanzione disciplinare di sospensione per x giorni individuando tali giornate nel mese di maggio. Avverso tale sanzione è stato presentato riscorso, dall'avvocato della famiglia, verso l'Organo di Garanzia Interno che ha rigettato il ricorso. La famiglia, per il tramite dell'avvocato si è quindi rivolta all'Organo di Garanzia Regionale che, analizzati tutti gli atti, ha a sua volta rigettato il ricorso. La sanzione è stata nel frattempo sospesa in attesa delle decisioni degli organi competenti: l'Organo di Garanzia Regionale ha fatto pervenire il proprio parere dopo il termine delle lezioni. Ciò detto, se la famiglia si avvalesse del diritto di commutare la sospensione in attività alternativa, sarebbe, da parte della scuola, possibile individuare giornate estive nelle quali far svolgere tali attività. Se, tuttavia, i genitori non dovessero optare per tale scelta, scelta che non possiamo conoscere a priori e non prima di aver calendarizzato i giorni di sospensione e comunicato gli stessi alla famiglia, appare coerente far coincidere tali giornate con la ripresa, a settembre, dell'attività didattica. Si chiede se è corretto lo slittamento al prossimo anno scolastico, posto che lo studente è stato reiscritto presso il nostro istituto pur se non ammesso alla classe successiva, e quali sono le tempistiche per effettuare la formale comunicazione.