Area Tematica: Alunni, alunni portatori di disabilità
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Alunni/vigilanza: cambio dell'ora e ricreazione
In una Scuola Primaria a tempo pieno, concordi i genitori, le docenti fanno svolgere a scuola durante la ricreazione i compiti assegnati per casa a fine settimana, (solitamente un brano da leggere, un disegno da fare, una scheda da completare, comunque piccole cose considerata la struttura di una scuola a tempo pieno), a quegli alunni che non li hanno eseguiti durante tale pausa.
Si premette che:
- il “diritto alla ricreazione” o “intervallo” che sia, (e salvo il contrario, pare di ricordare non sussista giuridicamente a livello normativo, bensì un’opportuna pausa per il benessere di alunni e personale docente), non viene meno nemmeno per gli alunni che non hanno svolto i compiti, perché esso viene semplicemente posticipato, differito di poco e quindi comunque garantito, né sussiste una perdita o diminuzione del tempo scuola per i compagni ritardatari vengono attesi dagli altri impegnati in attività individuali e non collettive;
- nel ns. patto di corresponsabilità per la Scuola Primaria, sezione “Area della collaborazione alla formazione didattico educativa della scuola”, le famiglie si impegnano a “seguire i figli e aiutarli affinché rispettino i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo e aiutarli ad impegnarsi in modo responsabile nell’esecuzione di eventuali compiti richiesti sia a scuola che a casa”;
- questa scelta viene spiegata dalle maestre come un intervento educativo della scuola di responsabilizzazione degli alunni, esercitazione della propria autonomia organizzativa e non certo come meramente repressivo.
Ora un genitore spesso polemico per qualsivoglia minima situazione e voce isolata tra gli stessi genitori, dichiara apertamente con vis polemica il suo pieno disaccordo e mette in aperta discussione la capacità professionale delle maestre.
La domanda è: le docenti possono dirsi in una posizione corretta nel loro ruolo e funzione?
Peraltro, letta la Vs. interessante riflessione giuridica e articolata risposta al quesito IS n. 65399 del 28/04/2025, ci si chiede se un ripristino del regolamento disciplina per la Sc. Primaria, (che sembrerebbe possibile se ben compreso il senso e lo spirito della Vs. risposta al suddetto quesito), possa in analogia far prevedere anche all’interno del Regolamento generale di Istituto, una specie di regolamento o almeno una voce ad hoc sulla gestione dei compiti a casa e quindi un loro possibile recupero a scuola, ma pur sempre educativo e responsabilizzante sia per gli alunni che per le famiglie.
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