Casi & Pareri

Domanda

Il carattere interdisciplinare e collegiale dell’insegnamento dell’Educazione Civica sta creando alcune difficoltà nella formulazione del voto sintetico finale che, come sappiamo bene, concorre al calcolo del voto di ammissione all’esame di Stato.
La valutazione globale del comportamento civico e delle competenze trasversali poco si presta al sistema (semi) quantitativo della mera somma di micro-valutazioni disciplinari, richiedendo invece un’analisi più qualitativa, condivisa e integrata.
A tal proposito vorrei sapere se sono formalmente corrette e coerenti con Legge 92/2019 e Linee guida MIUR, le due seguenti opzioni da sottoporre al vaglio dei docenti:
Opzione 1 – Centralizzazione tramite il Coordinatore di classe
• Affidare al Coordinatore di classe il compito di:
o Raccogliere in maniera sistematica osservazioni, evidenze e valutazioni riferite al comportamento civico e alle competenze trasversali dell’alunno, emerse nelle varie discipline;
o Elaborare una proposta di voto complessiva, da sottoporre al Consiglio di classe in sede di scrutinio per la deliberazione finale.
Opzione 2 – Attribuzione proporzionale delle valutazioni disciplinari
• Prevedere che ogni docente contribuisca con un numero di valutazioni corrispondente alle discipline insegnate (es. il docente di lettere esprimerà una valutazione per Italiano, una per Storia e una per Geografia);
• Calcolare la media aritmetica delle valutazioni così attribuite, per giungere a una proposta di voto finale da presentare al Consiglio di classe in sede di scrutinio.